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04 maggio 2008

Nani e Nerd (messa cosi suona male però)

Ho una bella mezz'ora libera per scrivere sul blog. Non vedevo l'ora.
Niente aggiornamenti sulle vasche domestiche però. Segnalo un paio di cose e ci faccio scappare giusto giusto un paio di riflessioni.

Chi segue la mailing list dedicata ai ciclidi nani già lo sa. Lo dico anche qui per quelli che non sono iscritti alla ML.
Il buon Lorenzo Bardotti ci ha dato dentro è ha creato davvero un gran bel sito interamente dedicato ai Ciclidi Nani . Al momento si possono già leggere diversi articoli presi dai siti di due che con i nanetti ci sanno fare (Massi e Biggia). Il tocco di Graziano (Playfish, che trovate nella barra dei link, è opera sua), completa un opera davvero interessante.
Come spiega Lorenzo nell'intro del sito una realtà del genere in Italia non esisteva. Aggiungo che il livello con cui si parla di ciclidi in generale (a parte un paio di forum come quello di AIC e quello di Cichlidpower) è scandalosamente basso e di solito si migra sui forum americani o asiatici.
Lo so che Lorenzo non ama molto i forum (lo capisco perché anche io come lui sono nato e cresciuto sul NewsGroup), ma credo che quella particolare diramazione del sito possa trovare davvero una dimensione adeguata.

Sotto un interesse superficiale squisitamente hobbistico i ciclidini sono davvero una fonte inesauribile di speculazioni teoriche. Insomma dove è possibile trovare, grandi laghi esclusi, una radiazione come quella mostrata dal genere Apistogramma? E gli adattamenti alla acque iperacide delle molte specie che abitano il Rio Negro? Senza parlare dell'estrema complessità delle cure paranteli , del mate choice e dei più variegati comportamenti sociali.
Insomma, sotto il termine ciclide nano, che dice tutto e niente, c'è molto di più. Credo davvero che valga la pena pensarli come incredibili esperimenti eco-evolutivi di madre natura che non come piccoli ciclidi adatti a nanovasche come molti si ostinano a pensare.
Conoscendo Lorenzo e il suo "team" credo che le cose possano farsi davvero interessanti!

Sostanzialemte sono un nerd.
Non so come altro potrei definire un appassionato della branca meno apprezzata della biologia.
Uno che al primo anno all'università si scaricò tutto il codice dell'ICZN invece che fare gli esercizietti di stechiometria come tutti le persone normali; o che, tra un quadrato di Punnet e un test del chi-quadrato, sfogliava avidamente le notizie in breve de Le Scienze per vedere se c'era qualcosa di nuovo sul fantomatico citocromo mitocondriale di salcazzo animale sperduto per l'africa. Vi/mi risaparmio l'estasi per le chiavi dicotomiche o l'ebrezza data da caratteri diagnostici in chiave meristica. Tutto sommato un pò di pudore dovrei ancora averlo.
Sto parlando della tassonomia se non si era capito.
Più che altro croce, e molto poco delizia, di qualsiasi zoologo/botanico che si rispetti. Ovviamente parlo della tassonomia sensu stricto senza l'accompagnamento della sistematica che di solito rende il tutto più dignitoso.
Per carità trovo illuminante collocare parentele, descrivere relazioni e "disegnare" cladi, alberi e arbusti. Ma credo che senza un valido strumento tassonomico la sistematica si ridurrebbe e mero esercizio di stile.
Il più grande difetto della tassonomia, anzi non il più grande, diciamo il secondo in ordine d'importanza, è che non si è evoluta molto. E' una scienza che si è parecchio conservata nel tempo più per mancanza di strumenti davvero rivoluzionari che per volontà specifica degli addetti ai lavori. La biologia molecolare aveva dato grandi speranze ma il contributo maggiore è stato a beneficio della sorella più bella e formosa (sistematica) lasciando a bocca quasi asciutta la racchia occhialuta (tassonomia).
Mi fermo qui perché la mezz'ora è agli sgoccioli e rischio di non arrivare al punto.
Punto che vede il bravo nerd che rovista sulla sezione di un forum asiatico e si trova linkato un titolo del genere: Assessment of traditional versus geometric morphometrics for discriminating populations of the Tropheus moorii species complex (Teleostei: Cichlidae),a Lake Tanganyika model for allopatric speciation*.
Sulla morfometria geometrica qualcosa avevo già letto ma quest'articolo a momenti mi fa cadere dalla sedia. Per due motivi.
Il primo è che i Tropheus è un genere che ha dell'incredibile (6 specie nominali e 120 morfi simpatrici per la maggior parte stabili ed ecologicamente identici!!!). Il secondo motivo riguarda il confronto tra due approcci, imho, molto diversi (tradizionale VS morfometrica).
Il solo fatto di poter lavorare su di animali vivi offre un vantaggio enorme sui tempi, sulla mole di lavoro che si può svolgere e sull'accuratezza dei dati (smanettare per più di secolo con un olotipo che gira il mondo sotto formalina non risponde propriamente ai canoni di riproducibilità).
L'articolo evidenzia come il nuovo approccio sia particolarmente adatto a situazione di specie molto vicine tra loro e con discreta affinità filetica. Il caso dei Tropheus è perfetto quindi. Questo limita molto il campo d'azione in linea generale ma lo trovo davvero uno strumento eccellente per species flock, specie politipiche e chi più ne ha più ne metta.
Ammetto di avere un pò barato. Con questo nuovo modello operativo non si possono descrivere nuove specie. Per analizzare i denti faringei e gli otoliti si deve fare ancora alla vecchia maniera.
Ma io sono un nerd...e con queste cose mi gaso ancora come un clupeide in piena frenesia alimentare.




*
M. Maderbacher, C. Bauer, J. Herler, L. Postl, L. Makasa, C. Sturmbauer (2008): Assessment of traditional versus geometric morphometrics for discriminating populations of the Tropheus moorii species complex (Teleostei: Cichlidae), a Lake Tanganyika model for allopatric speciation
Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research 46 (2) , 153–161.




6 commenti:

  1. tra te, tupaia e zaroff state puntando sempre più scandalosamente in alto. mi volete proprio definitivamente internet-addicted.

    ho rosicato troppo fabs, torno dalla brianza dove c'erano pacchi di quella miracolosa torba introvabile, e non ho potuto portarmene neanche una busta. in più torno qui e trovo problemi ad alcune galaxy, si stanno rivelando meno resistenti sul lungo periodo di quanto sperassi (nessuna ecatombe comunque).

    quando sarai tassonomo mi intitoli un qualche coleottero a caso?

    a presto ;-)

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  2. Gran bella riflessione, caro, sulla quale non si può mancare di essere d'accordo.
    Se ti può consolare, anche io mi esalto per cose di ben poco conto e per bestiole assai meno considerate dei pescetti che voi amate.

    Rogolo: tu semplicemente non dai libero sfogo alle tue speculazioni da naturalista (ex-biotecnologo) della domenica e non è detto che sbagli...
    A proposito, ho promesso alla Tupaja un post.. vedo se nelle prossime pause pranzo riesco a mettere insieme qualcosa.

    A presto signori

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  3. rogolino: torba miracolosa e nemmeno una busta? Te pozzino, ti serberò rancore molto a lungo.
    :-)
    Le galaxy vedrai che riuscirai a riprenderle egregiamente. Appropo' ho news, molto concrete, sui signifer, se ancora t'interessano.
    Se riusciamo ad organizzare e vieni a trovarmi ho anche gli aphanius per te. Se non hai una vaschetta te la do io.
    Zaroff e Tupaia sono ancora molto ma molto lontani.


    Bergelmir: mi consola mi consola.
    Anzi non ci crederai ma certe cose le scrivo sopratutto per persone come voi.

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  4. O Stè dimenticavo, grazie mille per il link sul numero della rivista dedicato ai salmonidi.
    Anzi poi ti disturberò in privato per un problema, abbastanza peoccupante, che ho con le sarre.

    fabio

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  5. fabs: guarda, all'esselunga di vimercate, un sabato sera, di corsa, e vedo sto pallet di pacchi bianchi e rossi...mi piangeva il cuore (m'hanno pure sfottuto a morte). se trovo un amico pazzo come me, la faccio spedire.
    per le galaxy è anche molto negligenza mia, e tac, il solito stronzo Aeromonas, ascite ed esoftalmo...grazie mille per i signifer.

    stefano: bravo! e chissà che non infettiamo anche tupaia con il virus carnivoro :-P sto ancora aspettando una risposta di FdA per il login al portale asclepiadeo.

    per restare in topic: sono andato a vedere il sito dei ciclidi nani, e sottoscrivo le lodi (tanto Cinghialo e Apistomassi erano una garanzia) a un'iniziativa che promette benissimo e che è andata dritta nei miei bookmark acquariofili. anche se non sono figlio dei NG, sono sempre più invaso da scetticismo sui forum (quelli italiani, ovviamente).

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  6. Fabio: se il problema delle tue Sarracenie è il sovrannumero, ci pensiamo io e Rogollum...
    Per tutto il resto sai dove trovarmi.

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