Pagine

20 ottobre 2009

Gastromyzon sp.


Un paio di foto del gruppo di Gastromyzon sp. che ho in una vasca. In realtà il soggetto è sempre lo stesso. Non sono animali gregari, ogni esemplare ha un suo territorio. Nello specifico questo esemplare ha il proprio territorio sotto le rocce vicine al vetro frontale, in piena corrente (che è il posto migliore ed infatti è quello conquistato dall'esemplare con la taglia maggiore). Aggressività vista anche nelle Beaufortia kweichowensis (devo fare foto decenti anche di queste).
























L'ultima foto è curiosa. E' una posizione che assumono spesso per pochi secondi (tipica anche di B. kweichowensis).



12 commenti:

  1. Una vita passata in velocità, che spettacolo.

    Ciao Fabio, ti link questo blog, che mi ha passato a sua volta Marco Vaccari:
    http://www.simpsonichthys.blogspot.com

    Un ultima curiosità, si sanno notizie sulla popolazione effettiva e sull'impatto del mondo hobbystico sui danio margatitatus?

    RispondiElimina
  2. oddio, li han già ribattezzati da Celestichthys a Danio?

    RispondiElimina
  3. wow, il blog sui killi è del mio amico oscar..lui è una potenza!

    RispondiElimina
  4. G. ingeri sulle colline di Tawau sembra essere abbastanza gregario. Abbastanza significa che puoi vedere 3 o 4 individui brucare fianco a fianco.

    RispondiElimina
  5. Daniele: bello il blog.
    Sui piccoli ciprinidi non ho mai visto lavori di conservazione sulle riviste tecniche. Ma credo che oramai siano tutti da riproduzione quelli sui listini.

    Enrico: dicevo in acquario dove purtroppo lo spazio è quello che è.

    RispondiElimina
  6. Rogolino, pare di si, la nuova classificazione è di Roberts, datata 2007.
    Celestichthys margaritatus viene usato come sinonimo.

    Fabio, ma notizie tecniche della vasca? Perchè qualche tempo fa un ragazzo aveva creato un acquario-ruscello lungo quasi due metri e alto e largo circa 20-30 cm (non mi ricordo dove l'avevo letto) con corrente a manetta. Mi sembrava una bella idea di costituizione di una vasca specifica...

    RispondiElimina
  7. L'unico acquario-ruscello che mi ha stupito davvero è quello apparso sugli ultimi due numeri di Aquarium Oggi (ti riferivi a questo?)
    Il tipo è riuscito a a crare due condizioni ecologiche per reofili differenti nella stessa vasca!
    Aveva messo le Teleocichla che sono nettamente più aggressive dei balitoridi che ho io.

    Io mi sono arrangiato in una maniera molto più rustica e spartana. Un prossimo post lo dediccherò alla descrizione dell'insieme.

    RispondiElimina
  8. Non lo so, non ho letto le due ultime uscite. Potrebbe essere la stessa persona, la particolarità che mi aveva colpito di quella vasca era l'estrema lunghezza sproporzionata a larghezza e altezza. Però ne avevo solo letto la descrizione non avevo visto foto o video.
    Provo a rimediare gli ultimi numeri della rivista e ti dirò, comunque aspetto la tua vasca descritta!

    RispondiElimina
  9. Se non riesci a recuperare gli articoli dimmelo che ti faccio una scansione.
    Credimi ne vale la pena. E' una delle rare volte in cui il termine "biotopo" ha davvero senso.

    Fabio

    RispondiElimina
  10. Fabio nada...
    se per te non è troppo casino, mi scansioneresti l'articolo?

    RispondiElimina
  11. Daniele: un paio di giorni e te lo mando in mail.

    RispondiElimina