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23 aprile 2011

Parameci in fuga


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Due protozoi si incontrano casualmente in una pozza di fango...

  -Dobbiamo inventarci qualcosa se vogliamo tirarci fuori da questo schifo.
  -Si ma cosa?
  -Un cambiamento radicale! Ecco cosa ci vorrebbe. 
  -Radicale? La fai troppo facile tu. Mica possiamo mettere su delle ali cosi, dal nulla!
  -Perché no!. Sarebbero perfette per i nostri scopi. Cambiare ambiente, esplorare nuovi orizzonti.
  -Non è possibile! Dovresti saperlo. Bisognerebbe reimpostare tutti i vincoli di sviluppo. Non partiresti mica da zero...
  -No infatti ma le informazioni chiave le abbiamo già, no? Bisognerebbe solo reimpostare le istruzioni sui tempi e risolvere qualche problema topologico. 
  -Qualche? Ma dico, scherziamo? Stai parlando di un processo, che ad esere generosi ci vogliono milioni di anni! Siamo tropo strutturati oramai. E poi, le informazioni di cui parli noi non le abbiamo mai avute! No, la soluzione dobbiamo trovarla in un altro modo.
  -E se aspettassimo...una mutazione!
  -Una serie di mutazioni al limite.
  -Ok, una serie di mutazioni; quanto ci vorrebbe secondo te?
  -Ancora di più dell'idea precedente. Si parla di vincere qualche lotteria e poi non è detto mica che funzioni.
  -Mmm...ricapitoliamo: non possiamo arrangiare lo sviluppo con quello che abbiamo, anche se a me sembra ancora una buona idea, e non possiamo aspettare il tempo necessario per le mutazioni senza avere una qualche certezza.
  -No aspetta non è mica cosi semplice: in realtà anche nel caso della ricollocazione delle informazioni strutturali nello sviluppo, che, ripeto, noi non abbiamo, avresti poche certezze che il tutto funzioni al primo colpo. E' molto probabile che i tentativi a vuoto sarebbero comunque molti di più di quelli che pensi.
  -Quindi? Cosa ci riamane?
  -Potremmo esplorare le informazioni neutre che aumentano di frequenza casualmente; oppure cooptare alcuni protocolli informazionali per altri scopi. Ci fu un caso...
  -Un caso buono o cattivo?
  -Buonissimo.
  -Spara!
  -Ci fu un caso, dicevo, dove dei tizi ai piani alti presero delle informazioni grossolane per un deriveto dermico, o era epidermico, non me lo ricordo. Insomma era roba innovativa e radicale che aggiungeva un bel pezzo di materia nella fase embrionale. Questi ci fanno cose grosse, ci riarrangiano addirittura il sistema nervoso che non so cosa sia ma dicono che per fare certe cose tocca averlo per forza. Ad un certo punto con le cose che gli avanzano producono strutture periferiche. Ci si scaldano dicono. E invece che ti combinano?
  -Che combinano?
  -Peli e piume!
  -Peli e piume?
  -Esatto
  -Non sono per niente entusiasta di ricomprirmi di peli e di piume.
  -Ma non è mica finita qui.
  -No?
  -No! Prendono 'sta cosa delle piume e dei peli, riarrangiano un po' le informazioni strutturali primarie, sai per far circolare e conservare un po' meglio energia e calore. Alla fine si ritrovano con uno chassis nuovo di pacca: piumaggi colorati e pelicce calde.
  -Bella roba. Tutta sta fatica per un paio di costumi da carnevale.
  -La parte più bella deve ancora arrivare. Si ritrovano tutta sta roba nuova, hardware innovativo; che uno ora è abituato ma per l'epoca erano cose da marziani, mica no, e stan li per un mucchio di tempo a dire “'mazza come siamo moderni, mazza come siamo adatti”. Però non quagliano. Restano sempre in quel punto, per un mucchio di tempo. Che quasi si erano pentiti di tutti 'sti sforzi.
  -E alla fine? Si pentono, vero?
  -Macché, vincono al lotto. Quelli che c'erano prima, dei loro parenti alla lontana, se ne vanno.
  -Come se ne vanno?
  -Si, se ne vanno. In poco tempo se ne sono andati via tutti. Forse non gli piaceva più il clima che nel frattempo era cambiato parecchio.
  -E dove sono andati, di grazia?
  -Nessuno lo sa. Si sa solo che ad un certo punto nessuno li ha più visti.
  -E quelli con i peli e le piume?
  -Figurati, non gli pareva mica vero. Si sono messi sotto a lavorare di ingegno e in quattro e quattr'otto hanno messo su ali mica da ridere.
  -Quelli con le piume; e quelli con i peli?
  -Pellicce multistrato! Te l'ho detto, hardware innovativo. Ci hanno trovato un sacco di soluzioni originali. Anche quelli con la pelliccia hanno mescolato un po' le carte e sono riusciti a farsi delle ali. Non belle come quelle piumate ma funzionali.
  -Quindi si può fare?
  -Loro ci sono riusciti.
  -Grandioso. Beh che aspettiamo? Mettiamoci sotto anche noi. Io lavoro alla fase embrionale, tu alla topologia e mettiamo un paio di ragazzi a lavorare al sistema nervoso. Ci vorra un po' ma se l'hanno fatto loro...o no?
  -Ehmm...no.
  -Come no? Non metterti a fare il disfattista un altra volta ora!
  -Non è questione di disfattismo. Il fatto è che non abbiamo mai sviluppato una fase embrionale, men che meno abbiamo un sistema nervoso e per quanto riguarda la topologia siamo messi maluccio anche li. Che ti vuoi riposizionare se siamo fatti di una cellula soltanto!
  -Ma insomma, brutto disfattista che non sei altro, da questo pantano come ne usciamo stavolta?
  -Come al solito temo.
  -Come al solito?
  -Eh si.
  -Spengo tutto?
  -Spegni tutto.
  -Ci incistiamo?
  -Ci incistiamo
  -Aspettiamo che la pozza si prosciughi?
  -Non possiamo fare altro
  -E che il vento ci porti lontano?
  -Non ti illudere...sarà un altra pozza
  -E' comunque un po' come volare, no?


Buon varietà religioso. Cautela in tavola e fate i bravi.



20 aprile 2011

Viaggiare leggeri

Domenica mi sono alzato presto; ho aperto Google Reader e sul blog di Marco Cattaneo ho letto che Enrico Bellone era morto. Non lo conoscevo di persona e non ho letto i suoi libri ma i sui editoriali su Le Scienze, quelli si. Bellissimi, intensi, appassionati e sinceri. Traspariva la cultura e la logica del buon senso. Era impossibile non rimanere affascinati da una scrittura cosi efficace nei contenuti e leggera nello stile. Se la società italiana avesse delle tasche in cui guardare probabilmente ora se le ritroverebbe più povere. Peccato perché pare proprio che ora, come non mai, si dovrebbe girare con un armamentario culturale pesante. Viaggiamo troppo leggeri. Ce ne accorgiamo solo quando vengono a mancare persone cosi. Anche se non le conoscevamo di persona. Anche se leggevamo solamente i suoi editoriali.

Pikaia CodiceEdizioni

14 aprile 2011

Dams


C'è un altro gruppo FaceBook che se vi piacciono i pesci e i fiumi dove vivono non può non interessarvi. Questo qui. Ve lo segnalo perché vogliono costruire due dighe su due hotspot: una sul Mekong in Asia e una sullo Xingu in Brasile. I ragazzi di quel sito lì seguono le vicende e vi tengono informati sui fatti.


(stavolta siete brutte persone se avete pensato al dipartimento artistico universitario)

07 aprile 2011

Convergenze evolutive



Ctenolucius hujeta Valenciennes, 1850


Luciocephalus pulcher Gray, 1830


Boulengerella cuvieri Spix e Agassiz, 1829


Belonesox belizanus Kner, 1860


Esox niger Lesueur, 1818
Illustration © TPWD


Sphyraena barracuda Edwards, 1771



Crenicichla strigata Gunther, 1862
Crenicichla ornata Regan, 1905
Ill. J.Green 1905



Cyatopharynx furcifer Boulenger 1898 (è quello in alto ma non c'entra una mazza)
Bathybates ferox Boulenger, 1898 
Ill. J.Green 1905



Meglio delle Crenicichla ci stanno i Bathybates e i Rhamphochromis. 
Cavoli se sono d'accordo. Fabio propone Enrico dispone.


06 aprile 2011

Tante specie poco (?) spazio.


Mi piacciono molto i lavori di campionamento. Rendono l'idea, letteralmente. Ovviamente è semplicistico pensare che lavori del genere, bene che siano fatti, restituiscano un'elevata accuratezza nella descrizione delle specie e le dimensioni delle popolazioni realmente esistenti in un lago o in un fiume. Però ci danno un'idea di quello che c'è in un determinato luogo e per noi queste informazioni sono preziosissime.

In un lavoro, pubblicato alla fine dell'anno scorso, viene presentato un campionamento di un fiume dell'Africa occidentale svolto in tre anni e mezzo di ricerca, in sette punti di campionamento differenti e in stagioni diverse. 

Il fiume in questione si chiama Iguidi e si trova in Benin. Nasce nella zona settentrionale del paese e correndo in direzione nord-sud, fiancheggiando il confine con la Nigeria, "sfocia"¹ poco più a sud della capitale del Benin, Porto Nuovo. 




05 aprile 2011

Arcobaleni gratuiti

Melanotaenia boesemani Allena & Cross 1980
© Eileen Kortright  Wikicommon

Una notizia del 2009 (da seriouslyfish) che volevo segnalare ma che evidentemente ho dimenticato, ora viene riproposta anche dal sito delle rivista PFK, e quindi, prima che me ne dimentichi un' altra volta, ve la dico subito.

Se andate QUI potete scaricare gratuitamente e legalmente un bellissimo e.book in pdf sui pesci arcobaleno.  Questo qui: 

Adrian R. Tappin


Poi dite che non vi penso, eh.