22 luglio 2012

Piccolo, e breve, ritorno alle origini.



Qui una volta era tutta "ittiologia domestica". Ora non lo è più ma ogni tanto qualcosa si riesce ancora a fare¹. Una manciata di pesci matita e una specie di Apistogramma che ho inseguito per anni. 
Poi, se la cosa procede, vi dico come è andata.


¹ Foto prese con il telefono



17 luglio 2012

il bosone di Carlo e Alfredo.


In facoltà girava la storiella, ma forse la conoscete già, che gli unici in grado di parlare con Dio sono i matematici e che gli unici che riescono a parlare con i matematici sono i fisici. Poi la storiella degenerava nella solita chiusura denigratoria nei confronti di medici e ingegneri (o erano i filosofi o forse era tutta li e le storielle denigratorie erano altre). Vabbè ora la sapete anche voi e la collegate ai fatti di Ginevra come meglio vi aggrada.

L'unico commento intelligente (?) a tutta la storia dei bosoni che mi è venuto è che noi il nostro bosone l'abbiamo descritto 153 anni fa per mezzo di uno sperimentale (Carlo) e un teorico (Alfredo), e lì per lì tutto 'sto clamore non c'era mica stato.



09 luglio 2012

Letture di luglio




Nuovo portale bilingue dedicato all'ittiologia del continente nero. Ottima risorsa che promette bene.



Hubert Ludwig, 1891

Una nuova Laetacara, una nuova Apistogramma e un nuovo pesce gatto. Forse il più interessante è però quello di Costa sull'analisi comparata dello scheletro caudale dei killi vivi e estinti. Trovate tutto sull'ultimo numero di Vertebrate Zoology 62(2)



Bunocephalus coracoideus (Cope, 1874)
  Beiträge zur Kenntniss der Flussfische Südamerika's (1879)

Fresco di stampa digitale anche il secondo numero di Neotropical ichthyology 10(2)


 Pangio khulii (Valenciennes, 1846)
(By Kamikaadze (Own work) [CC-BY-SA-3.0 ]



Ichthyological exploration of freshwater 23(1) con due articoli liberamente consultabili.


By Jimmyg2k (Own work) [CC-BY-SA-3.0 ]

Ancora Western Ghats, la regione indiana hotspot della biodiversità: Freshwater fish fauna of Krishna River at Wai, northern Western Ghats, India



 Pieter Bleeker (1819–1878) (Drawing from the original description 1855)

Quanti Barbus tetrazona esistono? A parte il fatto che non si chiama più cosi, direi che l'habitus è piuttosto ridondante, e comunque tanto per rendere semplici la cose eccone uno davvero molto simile appena descritto: Systomus navjotsodhii, a new cyprinid fish from Central Kalimantan, Borneo.




13 giugno 2012

Ichthyologiae Archipelagi Indici Prodromus.

Puntius rhomboocellatus   Koumans, 1940


Nel 1860 Pieter Bleeker, ittiologo olandese, pubblica il secondo volume dell'opera in oggetto (il primo era sui siluriformi), che ha per interesse l'ordine dei "Cyprini" (somma non filetica dei due ordini Cipriniformi e Ciprinodotiformi). Oggi a distanza di un bel po' di tempo qualcuno ha tradotto l'opera, che in origine era in latino tecnico e olandese, mantenendo le illustrazioni originali.

Ve lo scaricate da qui: An illustrated translation of Bleeker's Fishes of the indian Archipelago Part II Cyprini



24 maggio 2012

Sogliole

Preso da Blennywatcher.

Le sogliole si sono appiattite dalla parte sbagliata, si nascondono bene sotto la sabbia e ... si fingono tossiche. La specie dovrebbe essere Soleichthys maculosus (Muchhala & Munroe, 2004) e, come scrivono sul sito che ho linkato sotto il video, ancora non sono sicuri quale sia il platelminta mimato.


addendum


Ricordavo anche un altro caso di mimetismo tra pesci e platelminti e quindi sono andato a controllare. E infatti:

      Platax pinnatus (Linneo, 1758)           


Pseudobiceros hancockanus (Collingwood, 1876)

Il pesce è in livrea giovanile e da adulto cambia completamente aspetto (così). Se volete approfondire i casi di mimetismo nei pesci marini, che la letteratura è enorme, non avete che da iniziare con questo articolo (è una review, ovviamente) del sempre ottimo John Randall. Lo scaricate gratuitamente qui


08 maggio 2012

Riproduzione sperimentale delle cagnette


Salaria fluviatilis Asso, 1801
©Giacomo Radi

Se volete cimentarvi nella riproduzione di un blennide d'acqua dolce ma non sapete da dove iniziare ora avete a disposizione un bel protocollo scientifico. Lo stampo non è quello delle riviste acquariofile, sia chiaro, il tono è asettico e pratico (come deve essere), ma come sempre l'articolo e pieno di nozioni fondamentali per approcciare il tema della riproduzione in cattività di specie ostiche in tal senso. Insomma secondo me sono sempre molto interessanti e vale la pena dargli un' occhiata.

Trovate tutte le informazioni in questo articolo liberamente consultabile QUI

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