Leggere Gould. Cosi, come cosa buona a prescindere. Come atto dovuto. Come Manzoni e Pascoli a scuola. Era introvabile e lo hanno rimesso in giro. C'e' sempre quella cosa del prezzo fuori dal mondo che non capiro' mai. Questa recensione mi è piaciuta molto.
"Humans are not the pinnacle of evolutionary progress but only an aberrant side branch of fish evolution" Peter B. Moyle
19 agosto 2013
Un riccio nella tempesta
Leggere Gould. Cosi, come cosa buona a prescindere. Come atto dovuto. Come Manzoni e Pascoli a scuola. Era introvabile e lo hanno rimesso in giro. C'e' sempre quella cosa del prezzo fuori dal mondo che non capiro' mai. Questa recensione mi è piaciuta molto.
06 luglio 2013
Adelante, Pedro, con juicio
Betta splendens infestato da Oodinium sp.
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There has been growing concern about the overuse of antibiotics in the ornamental fish industry and its possible effect on the increasing drug resistance in both commensal and pathogenic organisms in these fish. The aim of this study was to carry out an assessment of the diversity of bacteria, including pathogens, in ornamental fish species imported into North America and to assess their antibiotic resistance. Kidney samples were collected from 32 freshwater ornamental fish of various species, which arrived to an importing facility in Portland, Oregon from Colombia, Singapore and Florida. Sixty-four unique bacterial colonies were isolated and identified by PCR using bacterial 16S primers and DNA sequencing. Multiple isolates were identified as bacteria with potential to cause disease in both fish and humans. The antibiotic resistance profile of each isolate was performed for nine different antibiotics. Among them, cefotaxime (16% resistance among isolates) was the antibiotic associated with more activity, while the least active was tetracycline (77% resistant). Knowing information about the diversity of bacteria in imported ornamental fish, as well as the resistance profiles for the bacteria will be useful in more effectively treating clinical infected fish, and also potential zoonoses in the future.
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Botia striata Narayan Rao, 1920
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While the collection of fish for the aquarium pet trade has been flagged as a major threat to wild populations, this link is tenuous for the unregulated wild collection of endemic species because of the lack of quantitative data. In this paper, we examine the extent and magnitude of collection and trade of endemic and threatened freshwater fishes from India for the pet markets, and discuss their conservation implications. Using data on aquarium fishes exported from India, we try to understand nature of the trade in terms of species composition, volume, exit points, and importing countries. Most trade in India is carried out under a generic label of “live aquarium fish”; yet despite this fact, we extracted export data for at least thirty endemic species that are listed as threatened in the IUCN Red List. Of the 1.5 million individual threatened freshwater fish exported, the major share was contributed by three species; Botia striata (Endangered), Carinotetraodon travancoricus(Vulnerable) and the Red Lined Torpedo Barbs (a species complex primarily consisting of Puntius denisonii and Puntius chalakkudiensis, both ‘Endangered’). Using the endangered Red Lined Torpedo Barbs as a case study, we demonstrate how existing local regulations on aquarium fish collections and trade are poorly enforced, and are of little conservation value. In spite of the fact that several threatened and conservation concern species are routinely exported, India has yet to frame national legislation on freshwater aquarium trade. Our analysis of the trade in wild caught freshwater fishes from two global biodiversity hotspots provides a first assessment of the trade in endangered and threatened species. We suggest that the unmanaged collections of these endemic species could be a much more severe threat to freshwater biodiversity than hitherto recognized, and present realistic options for management.
19 ottobre 2012
Pesci ai raggi X
Probabilmente le avete già viste in rete qualche tempo fa e, a meno che non siate negli Stati Uniti per qualche motivo, la notizia è di scarsa utilità (ma la mostra gira gli USA fino al 2015). Le foto sono però troppo belle per farle passare inosservate. Metto quindi quella che mi piace di più, con un fatterello anatomico che mi ha sempre affascinato, e vi rimando ai link istituzionali di questa mostra itinerante organizzata dal museo Smithsonian.
Cliccando la foto in basso invece si accede al photostream Flickr ufficiale.
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Gasteropelecus maculatus. Credit Sandra J. Raredon, Division of Fishes, NMNH |
G. maculatus è forse il più caratteristico tra i pesci "accetta" e la foto rende bene lo sviluppo anatomico che caratteriza questi piccoli caraciformi della famiglia Gasteropelecidae (dal greco gaster, stomaco e pelekis, ascia). La loro forma peculiare è data dall'aumento delle dimensioni delle ossa coracoidi del cinto pettorale sulle quali vanno ad inserirsi i muscoli delle pettorali. Questa struttura, ossa più muscoli, può arrivare al 25% del peso dell'esemplare e serve a produrre la spinta necessaria a sfuggire i predatori; battendo con le ampie pinne pettorali sulla superficie dell'acqua infatti, un esemplare è in grado di compiere un balzo che può arrivare ad essere lungo anche 30 volte la lunghezza del suo corpo. E' un pò come se un atleta di salto in lungo, alto un metro e ottanta, saltasse 54 metri!
12 ottobre 2012
I pesci del barone Cuvier
La storia della scienza è fatta di vincitori e vinti. Ma più che le persone a gareggiare sono le idee, che hanno vita più lunga delle prime e che sono sottoposte al giudizio insindacabile del tempo. Ma a noi viene meglio giudicare l'operato delle personalità che hanno fatto la storia della scienza e la nostra umana propensione a puntare l'arbitrario dito del senno di poi ci permette di stilare classifiche trancianti.
Rimaniamo affascinati quindi da quelli che pensiamo essere i grandi perdenti della storia. Lamarck, Buffon e Cuvier hanno perso contro Darwin e Wallace. Come se fosse una gara asettica di forza intellettuale. Ovviamente non è così. Le idee selezioniste dei due inglesi hanno prevalso sulla scuola post-illuminsta francese, è vero, ma l'operato di uno scienziato non si esaurisce con l'analisi di uno singolo aspetto della sua carriera, come non si giudica l'opera di uno scrittore considerando solo il suo romanzo più brutto.
Cambridge University Press ha intrapreso l'ammirevole impresa di pubblicare in anastatica, della versione inglese, l'opera più famosa del barone Cuvier: Le Règne animal distribuè d'après son organisation. Il decimo volume è dedicato ai Pesci e qui trovate la scheda della casa editrice.
Padre dell'anatomia comparata e della paleontologia, geologo, non evoluzionista preDarwiniano, catastrofista e con un discreto potere politico-intellettuale nella Francia di allora, Cuvier è stato considerato per molto tempo il più grande perdente della storia della biologia postDarwiniana. Per molti aspetti ha ricevuto più biasimo anche di Lamarck. Ma il tempo ha reso giustizia ad entrambi e ora ognuno di essi gode di una più corretta collocazione di merito.
Tornando al libro. Se una copia anastatica di un opera del genere fa gola a tutti i cultori della materia non è possibile ignorare le potenzialità dell'epoca in cui viviamo e quindi vi rimando alla digitalizzazione della stessa disponibile su GoogleBooks: The Class Pisces
Sempre di Cuvier potete trovare l'opera completamente dedicata all'ittiologia, in 11 volumi (terminata dallo scienziato Achille Valenciennes dopo la morte del barone).
01 ottobre 2012
Consuntivo Tassonomico Periodico (CTP)
JoTT Western Ghats Special Series (open):
Balitora laticauda, a new species of stone loach from Krishna River, northern Western Ghats, India.
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Balitora laticauda sp. nov. Sunil Bhoite, Shrikant Jadhav & Neelesh Dahanukar |
Neotropical Ichthyology, terzo numero del decimo volume (open).
Copeia, terzo numero dell' anno 2012 (abstract)
Journal of applied ichthyology (abstract):
The genus Gymnotus in Argentina. How bad taxonomy results in poor regulations and no conservation.
Reproduction of the annual fish Austrolebias nigrofasciatus maintained at different temperatures.
Colour intensity in angelfish (Pterophyllum scalare) as influenced by dietary microalgae addition.
[continua]
17 agosto 2012
Lago di Fogliano
Le bonifiche di epoca fascista che hanno portato l'Agro Pontino ad essere come lo conosciamo oggi hanno permesso la formazione di diverse lagune salmastre. La più grande, il lago di Fogliano, si trova a ridosso della spiaggia libera di Foce Verde, in provincia di Latina. Un posto tranquillo e non troppo affollato dove l'ecosistema a dune è ancora ben conservato. Gli ambienti dunali anche se meno biodiversificati rispetto ad ambienti più permissivi, sono fondamentali per l'azione di contrasto che svolgono nei confronti dell'erosione dei litorali. Personalmente li trovo estremamente affascinanti e trovare delle dune ben conservate, in un luogo di villeggiatura poi, è un gioia per gli occhi.
Promontorio del Circeo sullo sfondo. |
Attraversata la strada litoranea, ad un centinaio di metri di distanza dalla spiaggia, ecco il lago salmastro di Fogliano.
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