15 agosto 2010

Lotta biologica


Aedes albopictus Skuse, 1894

Estate pigra questa, tanto pigra che la media con cui produco le mie ipotesi locali e teorie generali si è notevolmente abbassata (forse ci farò una rubrica periodica su queste mie digressioni, chi lo sa). Stavo quindi lavorando su delle vecchie idee che avevo messo da parte per periodi di stanca come questo. La più importante è quella con cui cerco di spiegare l'incapacità, da parte di alcune categorie sociali omogenee, di comprendere come sia molto più agevole lasciar scendere i passeggeri da un qualsiasi mezzo pubblico prima di salirvi. Un altra ipotesi che sto saggiando (attraverso l'elaborazione di un complicatissimo modello matematico booleano), dovrebbe spiegare coerentemente, una volta terminata, lo strano fenomeno per cui, per una moltitudine di individui,  lo sputare per terra debba sempre essere preceduto da un gorgheggio parossistico prossimo al distacco della laringe (spiegare l'impulso di scatarrare in terra, con rincorsa o meno, è al di là delle mie capacità). 
Roba vecchia; recentemente però un' osservazione ha allertato la mia innata dote di divagare sui massimi sistemi.

Nonostante la mia giovanissima età (sic!) soffro di cefalee. Lo so, fa ridere e in fin dei conti è un problema neanche tanto grave (ritengo comunque l'inventore dell'ibuprofene come meritevole del Nobel, della medaglia Fields, dell'Oscar del calcio, della coppa Volpi e della spada di Grayskull). 
Per farvela breve alcune sostanze fanno da enhancher per i miei mal di testa e quella che più non sopporto è il fumo dello zampirone. Non so se avete presente, di solito è verde e a spirale (ma mica lo confezionano cosi eh lo trovate sotto forma di due spirali cementate assieme che per aprirle è prevista la rottura di una delle due). Si accende, si spegne la fiamma e subito parte la combustione lenta che produce dense volute di fumo repellente. Proprio riflettendo sui repellenti anti zanzare è partita la mia riflessione a carattere locale.
Piccolo preambolo.

Le zanzare mi stanno simpatiche (anzi a dirla tutta mi stanno simpatici un po' tutti gli insetti olometaboli e se volete una dritta saranno proprio loro, gli insetti olometaboli, a superare un eventuale inverno nucleare per poi conquistare il pianeta in barba a sorci e scarafaggi; meditate eh, che è una cosa seria). Ma, come con  Dawkins, il credito di simpatia si esaurisce presto e iniziano rompere i coglioni anche loro. E qui arriviamo alla mia ipotesi locale. 

Affannarsi con ogni sorta di repellente è fondamentalmente sbagliato sul lungo periodo. La cosa migliore e lasciare in pace le zanzare per poi ucciderle una volte prossime alla suzione sulla nostra pelle. 

(prima e ultima parentesi seria: le zanzare non succhiano il sangue ma il contrario, in quanto la pressione con cui circola il sangue nel nostro corpo è troppo alta per loro quindi, con  muscoli preposti, fanno il contrario, attenuando il flusso di sangue in entrata nel loro stomaco).

Ok il principio è forte. Spiego. 
Gli insetti ematofagi esistono da molto più tempo di noi e di sicuro noi non siamo gli unici animali da cui traggono il loro nutrimento. Le loro preferenze quindi sono diverse e sono sicuro che variano su base statistica. Se uccidessimo tutte quelle che ci pungono, o che tentano di farlo, applicheremmo una pressione selettiva sulle popolazioni locali che sul lungo periodo può estendersi a tutta la specie (qui poi dipende dalle diverse specie prese in esame Aedes, Culex o Anopheles; ma non è un problema perché anche se locale la mia ipotesi è applicabile  su larga scala tassonomica); le frequenze relative di quei fenotipi che prediligono pungere altre specie, invece che la nostra, verrebbero cosi favorite, ottendendo cosi specie di ditteri ematofagi completamente affrancate dall'obbligo di massacarci di puntura ogni estate. Se invece usiamo repellenti non verrà applicata nessuna pressione selettiva e le frequenze dei fenotipi che pungono l'uomo rimarrà inalterata, con il risulato che le zanzare che vogliono pungerci saranno sempre li fuori ad aspettare la fine della spirale di zampirone.

Et voilà, selezione naturale pura e semplice
Secondo me funziona.

Buon Ferragosto
:-D

Nessun testo o articolo scientifico è stato utilizzato per elaborare questo post.


4 commenti:

  1. ogni volta che esco ad annaffiare il giardino mi offro in sacrificio a loro, sulle mie gambe avrò contato 4 specie diverse di zanzare tutte in una volta! XD ormai ci stò facendo l'abitudine e poco dopo non sento neanche il prurito (e pensare che ho la casa piena di autan!)

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  2. Ok, ci sto. Io starò sempre vicino a voi che schiacciate le zanzare in modo che la fatica la facciate voi! :-D

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  3. Fabio, i maya usavano le foglie di mangrovia rossa (Rhizophora mangle) come zampirone. Io questa estate piuttosto che usare l'autan (nei cenotes fra l'altro è vietato) mi sono fatto massacrare da 3 o 4 specie diverse con centinaia di punture. Mia moglie neanche una puntura anche in prossimità delle tane dei Cardisoma che sono infestate dalla crabhole mosquito (Deinocerites cancer). Almeno l'avesse morsa qualche Kryptolebias. :DDDDDDD

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  4. Post divertente ma purtroppo essendo le zanzare pochissimo selettive per la suzione nel lungo periodo (facciamo qualche migliaio di generazioni) avremmo ancora zanzare che pungerebbero l'uomo ad ogni occasione possibile.

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