22 luglio 2010

Betta sp. mahachai



Betta sp.Mahachai


Un recente articolo conferma quanto molti hobbisti sapevano già da tempo e cioè che Betta sp. mahachai, una popolazione naturale afferente fenotipicamente al gruppo splendens, fosse una specie degna di un nome specifico ufficiale ( QUI avevo accennato alla confusione sisitematica del taxon Betta).
Al momento però si trova solo l'abstract e ci vorrà qualche giorno per maggiori informazioni. In realtà non credo ci sia molto da dire se, come dicono, hanno incrociato dati molecolari con le analisi classiche. Forse la cosa più interessante, sempre dallo stesso articolo, sono le due specie "nascoste" che sono saltatate fuori dai dati molecolari (QUI avevo accennato alla storia delle specie che possono essere "viste" solo da quel tipo di analisi). Quindi non ci resta che aspettare anche perché non si capisce se è una descrizione formale, con tanto di nome, o solo un ipotesi per un lavoro successivo.

Due considerazioni, una seria l'altra no.

Quella seria:
quante specie "sommerse" salteranno fuori con lo studio del DNA?
Splitteranno (descriveranno specie con leggerezza per fare numero), oppure no? Ma poi, siamo cosi sicuri di essere di fronte ad un carattere diagnostico cosi forte e definitivo?

Quella meno seria:
quando si parla di evoluzione si fanno sempre discorsi teorici con pochi esempi pratici; ciò è corretto perché la teoria dell'evoluzione è una teoria complessa e di ampio respiro, eppure la mente umana non può non agganciarsi a qualche gruppo specifico di esseri viventi per applicarla cosi, seduta stante, ripercorrendo a mente e con un esempio pratico ciò che si studia sui libri o si legge sui testi di divulgazione.
Per molti sono i batteri per altri i mammiferi altri ancora pescano nel mondo vegetale. Io personalmente quando leggo qualcosa di teorico penso a due taxa: i Betta, appunto, e gli Apistogramma.
E voi quale gruppo usate?

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L'articolo, dopo superficiale lettura, è solo una ipotesi di lavoro; nessuna descrizione ufficiale. Le specie del gruppo splendens restano 4 e B. sp. mahachai resta cosi com'è (i.e. per la scienza non esiste).



N. Sriwattanarothai, D. Steinke, P. Ruenwongsa, R. Hanner, B. Panijpan
Molecular and morphological evidence supports the species status of the Mahachai fighter Betta sp. Mahachai and reveals new species of Betta from Thailand (p 414-424)
Journal of Fish Biology. Volume 77 Issue 2



09 luglio 2010

Mandarini

Synchiropus splendidus Herre, 1927
© Luc Viatour

Commento breve (prima del post sul colore)

Prima stock da riproduzione proposto sul mercato per Synchiropus picturatus. Bene mi dico; ad oggi quelli che si trovano in commercio son tutti esemplari di cattura che mangiano solo cibo vivo (neanche di tutti i tipi) e che quindi nella stragrande maggioranza dei casi sono destinati alla morte per inedia entro il primo mese di vita in cattività. Quindi questa è assolutamente una buona notizia (vietarne la pesca 20 anni fa sarebbe stata migliore però).
Quello che mi ha fregato è stata la contestualizzazione di una notizia del genere. Perché non credo proprio che sia possibile trasmettere buone notizie di questo tipo al mercato italiano. Quei pesci riprodotti, se mai arriveranno da noi, cosa improbabile, costeranno almeno il doppio, non avendo cosi alcuna possibilità commerciale. La storia dei pesci pagliaccio riprodotti che costano il doppio e nessuno vuole ha fatto scuola in questo senso.

07 luglio 2010

Nuovi mostri


Dopo il Danio rerio e l'Oryzias latipes ora tocca ai ciclidi Pterophyllum scalare e Amatitlania nigrofasciata. Sotto ci sono i video che circolano su youtube e QUI la notizia. Non sono contrario a questo tipo di  intervento sia chiaro; il significato scientifico della manipolazione genomica  è forte e i campi di applicazione nella ricerca, pura e applicata, molto vasti.  La commercializzazione dei pesci fluorescenti per il mercato hobbistico è stato, inizialmente, uno sbocco contingente molto redditizio (e comunque nei paesi UE questi pesci, lo ricordo, sono vietati), quindi il fatto che la cosa stia prendendo piede non sorprende affatto.

Ribadisco il concetto che vado però ripetendo da tempo: meno acquariofilia e più biologia. Perché, e ve lo assicuro, è più stupefacente comprendere come cambia colore normalmente un pesce che avere questi mostri in vasca.

Nel prossimo post spero di rendere meglio l'idea.


02 luglio 2010

I have landed...stavolta si


Phycodurus eques Günther, 1865 


Questa volta, incredibilmente, ho avuto ragione. Ad un anno e mezzo di distanza, da questo post, l'ultimo saggio di Gould è ora disponibile ad un prezzo non pornografico. Lo trovate in allegato con la rivista Le Scienze del mese di luglio. 
Leggere Gould, appassionati o meno di evoluzione, è un privilegio. 
Non fatevelo scappare.

[Qui trovate le informazioni sulla rivista e sugli allegati. Ci sono tre tipologie di prodotto: solo rivista, rivista+DVD e rivista+libro. L'ultima è quella buona.]

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