02 dicembre 2006

Link e note a margine.


Ho aggiunto qualche link. I siti, i forum e le mailing list segnalate provengono dai miei preferiti. Sono quelli che frequento maggiormente e che ritengo, ovviamente, più validi. Non sono tutti perché a modificare il codice non sono molto veloce e sbaglio spesso. Più in là ne metterò altri. Comunque sia non troverete mai un elenco di collegamenti esaustivo. Segnalo solo le cose che conosco, che frequento, che mi sembrano serie e che penso possano interessare anche ad altri. D'altronde il web è pieno di directory con centinaia di siti.
Non ho messo link legati all'acquariofilia sensu stricto perché credo sia solo un aspetto contingente. A volte anche fastidioso...ma tant'è. E cmq ci sono le directory sopra citate a fornire tutte le informazioni sui siti acquariofili.

Pioggia di articoli tecnici.

Kullander ha proposto un modello che spiega l'attuale situazione del genere Symphysodon.
Interessante l'approccio eco-evolutivo. Simpatica invece l'abolizione di due sottospecie e la "riesumazione" di un nome specifico vecchio di 40 anni (S. tarzoo).

Inquitante invece l'articolo, apparso recentemente su Journal of fish biology, rigurdante le transfaunazioni di alcune specie del genere Cichla. Ancora non l'ho letto ma l'abstract promette male.

Lamboj e Schelly hanno descritto un "nuovo" cromidotilapino, Nanochromis teugelsi.
Di questo non ho ancora letto nemmeno l'abstract. Vedremo cosa viene fuori.

Sempre dalla penna di Kullander , qualche mese fa, è uscito un interessantissimo articolo sulle Crenicichla.
Revisione e descrizione di tre nuove specie:
A review of the species of Crenicichla (Teleostei: Cichlidae) from the Atlantic coastal rivers of southeastern Brazil from Bahia to Rio Grande do Sul States, with descriptions of three new species Larticolo è apparso sul secondo
L'articolo è apparso sul secondo numero del 2006 di Neotropical Ichthyology.

Ultimissima segnalazione.
Sul numero di Hydra appena pubblicato c'è un interessantissimo articolo di Emiliano di Cicco che parla della malattia del buco.
Lo consiglio a tutti. Ben scritto, interessante e pieno di spunti seri. Tra l'altro fa piacere vedere come gli italiani stiano diventando più bravi dei soliti autori stranieri.



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