03 febbraio 2009

I have landed...ma anche no.

Come già saprete questo è un anno speciale. Si festeggia Darwin, la sua nascita e la pubblicazione della prima edizione dell'"Origine". Eventi, mostre, conferenze e simposi. Quest'anno siamo tutti un pò più darwinisti, ci crogioliamo all'idea di speculare con un pò di biologia teorica, tiriamo fuori qualche nozione forbita e ci aspettiamo il consenso incondizionato di qualche amico digiuno di fringuelli.

...funzionalista? No, sai sono strutturalista ma una volta ero adattazionista...si ma lascia perdere il vincolo alla fine quello che conta è quantificare anagenesi e punteggiature se vuoi attaccare il problema frontalmente...si si, che poi Lui si che aveva ragione, la selezione è la "grande dittatrice" con la quale tutti dobbiamo fare i conti...la deriva, ma a chi vuoi che gliene importi più...

E via di pacche sulle spalle e facce compiaciute.
Ma tanto lo sappiamo tutti: Darwin è che come il Kenny di South Park, muore ad ogni puntata (e non dice mai una parola).

Ci sta tutto, ci mancherebbe. Ci sta anche che una casa editrice metta in commercio l'ultimo libro di Gould proprio quest'anno. Il periodo è quello buono, l'autore è il miglior divulgatore di evoluzione del secolo scorso e la casa editrice ha vocazione e sentimento per il genere divulgativo
in questione.



Quindi vado a prenderlo. Lo trovo in bella mostra tra l' "antenato" di Dawkins (sic!) e il "caso" di Monod. L'accostamento mi strappa un sorrisetto ma meglio vicino a Dawkins che sepolto dai bestsellers di Oddifreddi, mi dico. Lo prendo, la copertina è carina, il "prodotto" libro" un pò meno (non mi sono mai piaciuti le fattezze dei libri della Codice. "Struttura" a parte, ovviamente); chi se ne frega, il contenuto, visto l'autore, è una garanzia.

Lo giro solo un secondo per vedere il prezzo...e non credo di aver interpretato bene quei quattro simboletti curvilinei con una virgola al centro. 32,00 ( trentadue!) euro. Credetemi, pensavo fosse uno scherzo.
A parte la "struttura" nessun libro di Gould è mai costato cosi tanto. Va bene il marketing che me lo fa uscire sei anni dopo l'edizione americana e durante l'anno darwiniano, va bene l'investimento per i diritti per la traduzione per la stampa e per la distrbuzione...ma non 32 euro, quelli non vanno bene. Questa volta sono troppi.
Alla faccia della crisi economica e a quella dei libri che in Italia non si vendono.

Amareggiato lo lascio li e guardo se sulle librerie e-commerce italiane si trova già scontato.
Si trova a meno (almeno un 20%) però per pura curiosità vedo quanto costa l'edizione americana e lo trovo a meno della metà del prezzo di listino nostrano.
Non mi interessa fare i conti in tasca a nessuno, mi bastano quelli che faccio alle mie di tasche, ma c'è un motivo logico perché lo stesso libro qui costa più del doppio?

Aspetterò i remainders o gli allegati de Le scienze. Non sia mai che riesca a sbarcare anche sul mio comodino.

8 commenti:

  1. Non ho tutti i libri di Gould in italiano (ero abbonato a Natural History solo per Gould e leggevo da lì) e quindi non ho ancora controllato uno per uno, ma secondo me sono saggi già apparsi in altri libri. Quindi è inutile che lo compri, a parte che per le prefazioni, che trovi però in pdf sul sito. 32 eurini risparmiati.

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  2. Negli ultimi anni spazientito dalla tardiva uscita dei libri di Gould mi sono comprato i testi originali.

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  3. sei grande.

    e sì, il prezzo è totalmente ingiustificato. considerando poi che il panorama italiano è il seguente: siamo la nazione che traduce e pubblica di più (al 70% spazzatura è chiaro) e che legge di meno, con un numero di case editrici (sia nominale che effettivo, e che spuntano e muoiono come funghi per motivi discutibilissimi) allucinante e i librai con diritto di resa assoluto e indeterminato.
    poi l'inedito postumo di gould costa 32 euro.
    'l'aggressività' di lorenz, esempio a caso perchè ce l'ho da poco, ne costa 10,50 perchè è un tascabile, peccato che la traduzione vecchia di qualche decennio, condotta chiarissimamente sull'inglese e non sull'originale tedesco, faccia cagare.
    poi odifreddi, la hack e la levi montalcini - l'abbiano in gloria - in tv una settimana sì e una pure, poveretti, a tentare una larva di lotta all'analfabetismo scientifico (leggi, pubblicità agli editori).
    sto sistema malato è tenuto in piedi, immeritatamente, da un pugno di professionisti per cui queste letture sono necessità e non svago, e da quel manipolo di freak come noi (mi ci metto dentro anch'io così a buffo).

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  4. Grazie per l'informazione Marco. Appena ripasso in libreria controllo la tua ipotesi.

    Livio: ho provato a leggere gli "equilibri punteggiati" in originale ma è davvero troppo difficile e mi ci vuole molto più tempo.

    Rogolino is on fire! Mi piace.
    :-D
    Non sapevo del primato italiano riguardo traduzioni e pubblicazioni. In effetti è parecchio controintuitivo visto lo stato del venduto.

    Fabio

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  5. Bravissimo Febio e meraviglioso l'ingresso a valanga del Rogolino!

    Anche io non ho mai capito... anzi, si, l'ho capito benissimo: in questo BELLISSIMO paese il 99% dei prezzi è tenuto artificiosamente alto (non solo nell'editoria, dappertutto), semplicemente perché c'é un giro commerciale che lo permette. Cui bono?
    A noi no di certo... Perfortuna ho fatto scorte di libri negli anni passati, adesso debbo risparmiare e non credo proprio che riprenderò da "landed".
    Baci&abbraccy

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  6. Fabio: in effetti Gould scriveva in modo molto difficile.

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  7. fabs: molto controintuitivo infatti. ma da quel che ci hanno spiegato, gli editori a causa del diritto di resa dei librai hanno un fatturato 'virtuale' (te credo, se pure dopo 10 anni ti possono ritornare migliaia di copie invendute di un libro),per cui secondo loro la soluzione per rimanere a galla è inondare il mercato di pubblicazioni. è il giro commerciale di cui parla stefano e 'cui bono?' me lo chiedo anche io. la filiera commerciale (promotore+distributore+libraio) si mangia il 60% circa del prezzo di copertina di un libro, all'editore resta il 40% da cui vanno sottratte i costi industriali e il diritto d'autore (irrisorio). alla Codice avranno pensato che con 32 euro riescono a non andare in perdita con Gould.

    sulla voce wiki di "I have landed" ci sono i link a 13 saggi su 31, full text. ha proprio ragione Marco.

    Stefano: un abbraccio grande grande.

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  8. Personalmente ho comprato il libro di Gould senza guardare al prezzo: ho pochi vizi (fumo... e non mi viene in mente granchèaltro), vesto in maniera pietosa, vado a mangiare fuori praticamente mai, etc.
    Comunque ci sono varie alternative: farselo prestare, prenderlo in biblioteca (in genere comprano anche su proposta degli utenti), aspetttare che lo carichino su emule :-) , contrattare sconti "fidelizzanti" in una libreria (a me fanno il 15%), etc.
    Non riuscireia leggere in inglese...
    Specifico: i saggi non sono stati pubblicati in altri libri (almeno in italiano).
    Comunque il prezzo è alto, vero...
    Ciao a tutti

    P.S.: se qualcuno abita in zona Prato, sono disposto a prestarglielo dopo che l'ho finito io.

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