In attesa dei gobidini, attesa che per inciso potrebbe durare ancora a lungo, e spinto dalla passione di un altro socio AIC di Roma, sono tornato ad un altro vecchio pallino. I ciclidi dell'africa occidentale.
Questi dovrebbero essere dei P. subocellatus "matadi". Il condizionale è d'obbligo. La biologia dei P. subocellatus in natura è praticamente sconosciuta e se a questo sommiamo i soliti problemi che affliggono i pesci riprodotti (selezioni volontarie e non, colli di bottiglia e ibridazioni tra popolazini intraspecifiche), la convinzione di avere un fenotipo "puro" è assolutamente velleitaria; per amore di discussione li chiamerò, quindi, solo con il binomio, questo almeno è sicuro, e senza orpelli biogeografici.
Ma al di là dei soliti dubbi geotassonomici la cosa più interessante dei Pelvicachromis è il paradosso ecologico-riproduttivo che si portano dietro. Il paradosso proviene: dal dicromatismo inverso, dal fatto che i maschi di alcune specie di Pelvicachromis possono haremizzare con maschi satelliti e dalla evidente asimmetria nelle cure parentali. La questione è diffusa in tutta la tribù dei chromidotilapini (il taxon ora sappiamo essere monofiletico) e in pocchissimi altri taxa di ciclidi (al volo mi vengono in mente solo alcune Crenicichla, che però vivono in un altro continente!).
Ok, l'argomento merita più spazio quindi mi fermo qui e riprendo la questione tra qualche giorno.
Ok, l'argomento merita più spazio quindi mi fermo qui e riprendo la questione tra qualche giorno.
sono bellissimi, e immagino che ora abbiano un decimo dei colori che metteranno fuori. poi mi interessa tantissimo la faccenda della riproduzione e delle cure, quando hai voglia di approfondire.
RispondiEliminap.s. non hai l'aniene in casa vero?
Ovviamente mi prenoto per beccarti i vari post e riportarli sul portale! :-)
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RispondiEliminarogolino: tutto ok, l'aniene è rientrato (anche se oggi ha ricominciato a piovere).
RispondiEliminalorenzo: prendi quello che vuoi, non devi neanche chiedere il permesso.
Fabio
Bellissimi i soggetti e le foto, anche. Chissà perchè, li associavo al Mar Rosso, ma evidentemente ho toppato.
RispondiEliminaA proposito di Aniene: a nessuno è venuto in mente di prendere qualche goccia d'acqua dai fiumy in piena e di guardarle al microscopio? Giusto così...
Ma figurati se prendo qualcosa senza dirlo! Non lo farei mai, è una minima gentilezza che vale sempre la pena di fare :-)
RispondiEliminaStefano: se riesco a far ripartire il micro potrei provarci. Perché questa curiosità?
RispondiEliminaIn attesa del prossimo post..tanti cari auguri di buone feste
RispondiEliminaSilvia