Infornata di nuove specie sull'ultimo numero di Vertebrate Zoology. Tutto open access.
Oltre ai lavori strettamente tassonomici cii sono altri due lavori molto interessanti: uno di sistematica che riguarda i generi Phyrrulina e Copella (lo trovate QUI) e uno che analizza la collezione museale dei caraciformi del Museo di Storia Naturale di Berlino (e lo trovate QUI).
Il mio rapporto con la fotografia è a senso unico. Lei mi ha sempre dato tanto, quando guardo le foto degli altri ad esempio, ma in cambio io non gli ho mai dato nulla. Nemmeno quell'attenzione minima che meriterebbe. Eppure ci ho provato eh. Ho i testimoni. Il fatto è che quando qualcuno prova a spiegarmi come funziona annuisco ritmicamente con la testa, lo sguardo si perde nel vuoto e inizio a pensare ad altro. Ecco la teoria fotografica per me è un dissuasore, un fischietto per i cani al contrario. Sono arrivato ad ipotizzare che per concentrarmi su di un problema reale forse dovrei iscrivermi ad un corso di fotografia.
Che poi mi piacerebbe un sacco fare belle foto, tanto che invidio a morte chi ci riesce; ma niente, ci ho messo una croce sopra. Una croce pesante del resto, visto che dalla morte della mia macchinetta digitale (ti ho amata molto sai, eri cosi semplice) ho atteso due anni per farmene un altra. Gira e rigira mi sono fatto una cosa così rinunciando ad una reflex digitale in regalo e contestualmente alla soluzione dell'ipotesi di Rienmann. Ovviamente l'ho scelta perché oltre a fare le foto e i video HD costa poco ed è semplice (oddio credevo una cosa semplice alla semplice simple Jack non semplice alla Forrest Gump, ma tant'è).
Le foto sono impresentabili ma i video, due, li metto subito.
Questa è la vasca in giardino con gli Aphanius. Non è quella originale con l'acqua salmastra e le alghe salmastre. Quella purtroppo si è scollata e pesci li ho dovuti sbattere in questa con ninfee e Lithurum. Senza ambientamento alcuno, i poveri Aphanius, passarono da una densità di 1.044 a una di 1.000, in pochi secondi. Ma mica si sono scomposti eh, anzi! Questi infatti sono i nipoti di quelli originali.
Ok, la vasca fa schifo e i pesci al massimo si intuiscono; ma non ho più acquari in casa e quelli in giardino vorrebbero farla finita anche loro. Ma i pesci sono arzilli e crescono. Magari sistema un poco l'ambiente, e si magari do una pulita anche ai vetri, e ve li ripresento come dio salmastro comanda.
Questo con i pesci non c'entra nulla ma a me 'sti video accadì piacciono tantissimo (e comunque il bombo è il mio animale totemico)
Oh, la macchinetta l'ho presa tipo due giorni fa. Fate i bravi e non sghignazzate, che vi sento!
C'è questa cosa che si chiama field assistant. In italia è poco diffusa per il motivo che è una cosa buona per far crescere gli studenti universitari. Non sia mai. Per fortuna all'estero di opportunità del genere ce ne sono parecchie. Vi segnalo l'ultima che mi è capitata sotto gli occhi e che ha a che fare con uno studio sui ciclidi del Tanganica (shoreline dello Zambia):
Field assistant to study behaviour of cooperative breeding African
cichlids, Lake Tanganyika (Zambia)
The project investigates the influences of helping behavior on fitnessprospects and life-history in the highly social, cooperatively breedingcichlid Neolamprologus pulcher (diving depth: 8-12m). It is part ofa long term project which has been launched in 2009 attempting tofollow permanently marked individuals over several years. The fieldassistant will carry out behavioral observations under water usingPsion PDAs and Observer software of marked fish in their natural group.We search a field assistant for a diving expedition of the Universityof Bern in autumn 2011. The field work will last 3 months and takesplace near Mpulungu, Zambia, starting end of August. Candidates musthold a SCUBA diving certificate (PADI Open Water Diver or equivalent),should have diving experience and need to have experience in behavioralobservations. Experience with fish is considered an asset and a highdegree of motivation is needed as field assistants will be workingindependently. The field team will have 7 members and support fromlocal authorities. Accommodation at the field site is remote and very basic, butbeautifully located on the shore of Lake Tanganyika. Fieldwork anddiving is physically demanding. All expenses for travel, accommodationand medical precaution are covered, but no salary can be paid.
Candidates send a statement of scientific interests and their CV to:
Brevetto SCUBA Open (insomma quello base), inglese, motivazioni e salute fisica. Vi pagano anche il viaggio (spesso non lo fanno), la copertura sanitaria e l'alloggio. Se avete tre mesi "morti" (post-maturità, neolaureati o con gli esami in ordine) e vi gusta l'idea, mandate mail a spron battuto che lavorare con i ciclidi, da un punto di vista scientifico, è una grande opportunità (e se poi fate studi universitari specifici fa anche curriculum). Se non si era capito: non è una vacanza e non vi pagano.
Se siete interessati a lavorare con altri taxa iscrivetevi alla ML italiana dei vertebrati, che molte offerte come assistente da campo le trovate lì (questa per esempio viene proprio da quella mailing list): http://liste.cilea.it/cgi-bin/mailman/listinfo/vertebrati
Ecco, a me, un libro che apre cosi, fa proprio impazzire:
I problemi nascono quando ai geni si vuole attribuire un'importanza maggiore di quella che probabilmente hanno in realtà.
[...] conviene prendere le distanze da una visione del vivente troppo strettamente (stavo per scrivere: ottusamente) centrata sul gene.
[...] troppo spesso i manuali ci propongono una visione miope che riduce l'evoluzione alla variazione nel tempo , all'interno di una popolazione, delle frequenze di singole varianti geniche (alleli), o delle loro specifiche combinazioni [...]
La biologia dello sviluppo propone e la biologia evolutiva dispone. Perché non si parte mai da zero e perché le necessità esplorabili non sono infinite. Un libro sull'evoluzione e non sulla teoria dell'evoluzione. Minelli è il divulgatore italiano che più si avvicina alla tradizione anglofona (Gould) per meriti scientifici e cultura umanistica. Si legge bene e, anche se sembra mancare quella linearità necessaria a portare avanti un discorso cosi complesso come l'evo-devo, credo proprio che sia il massimo che si potesse fare con un libro divulgativo di poco più di 200 pagine.