Si potrebbe dire che esiste una forza come centomila cunei che cerca di spingere
ogni genere di struttura adattata nelle lacune dell’economia della Natura, o piuttosto
di formare lacune spingendo fuori i più deboli, al fine di vagliare la struttura
appropriata e adattarla al cambiamento
ogni genere di struttura adattata nelle lacune dell’economia della Natura, o piuttosto
di formare lacune spingendo fuori i più deboli, al fine di vagliare la struttura
appropriata e adattarla al cambiamento
Charles Darwin
Ho sempre trovato molto carina, e fortemente intuitiva, la storia dei cunei di darwiniana memoria. Non tanto in prospettiva evolutiva, sia chiaro, ma come figurazione dell'immediata realtà ecologica.
Le nicchie ecologiche godono di una sorta di principio di esclusione di Pauli. Due nicchie identiche , nel tempo e nello spazio, non possono esistere. Ma al contrario delle particelle elementari il vivente ha preponderante l'aspetto delle interazioni. Tutti gli organismi di un ecosistema sono in relazione sui più disparati livelli ecologici. Un nuovo cuneo può occupare uno spazio vuoto oppure soppiantare un cuneo nativo, dipende; quel che è certo è che l'interazione interessa molti altri cunei e spesso anche il substrato non organico su cui questi cunei sono infissi viene interessato. Introdurre una specie aliena in un ecosistema darà problemi sul breve-medio-lungo periodo? Apporterà diversità "positiva"? Perirà per mano delle specie native? Il fatto è che nessuno può dirlo a priori. Nel dubbio si evita.
Nel frattempo non possiamo far altro che assistere ad increbili report che vedono specie aliene insediarsi nei posti più improbabili. L'ultimo della lista ha come protagonista la razza d'acqua dolce Potamotrygon motoro.
Le nicchie ecologiche godono di una sorta di principio di esclusione di Pauli. Due nicchie identiche , nel tempo e nello spazio, non possono esistere. Ma al contrario delle particelle elementari il vivente ha preponderante l'aspetto delle interazioni. Tutti gli organismi di un ecosistema sono in relazione sui più disparati livelli ecologici. Un nuovo cuneo può occupare uno spazio vuoto oppure soppiantare un cuneo nativo, dipende; quel che è certo è che l'interazione interessa molti altri cunei e spesso anche il substrato non organico su cui questi cunei sono infissi viene interessato. Introdurre una specie aliena in un ecosistema darà problemi sul breve-medio-lungo periodo? Apporterà diversità "positiva"? Perirà per mano delle specie native? Il fatto è che nessuno può dirlo a priori. Nel dubbio si evita.
Nel frattempo non possiamo far altro che assistere ad increbili report che vedono specie aliene insediarsi nei posti più improbabili. L'ultimo della lista ha come protagonista la razza d'acqua dolce Potamotrygon motoro.
disegno di Johann Naterrer
wiki commons
Un paio di anni fa alcuni addetti del National Park Board di Singapore riportarono la cattura di due curiosi esemplari di un pesce mai visto nelle acqua dolci di quella parte di mondo.
Interpellati, anche i ricercatori rimasero basiti. I due erano giovanili di Pomatrygon motoro (la quale specie è distribuita solamente in sudamerica e non esistono popolazioni alloctone stabili in altre parti del mondo; se volete qui trovate informazioni attendibili) Dopo l'iniziale stupore si ricordarono di essere a Singapore, che risulta essere, ma guarda un pò, uno dei più importanti crocevia internazionali del commercio di pesci ornamentali.
Qualcuno deve aver detto "Ok, qualche idiota li ha buttati a fiume perché stavano crescendo troppo; a Dio piacendo morti questi il problema si risolve da solo".
Dopo un paio d'anni un gruppo di ricercatori scrupolosi ha voluto verificare lo stato delle cose. Risultato: in poco tempo hanno trovato una popolazione stabile e riproduttivamente attiva (maschi adulti e femmine gravide), in una delle riserve naturali più grandi di Singapore (Upper Seletar Reservoir).
La cosa non è la fine del mondo. L' Upper Seletar Reservoir è forse l'unico posto con un biotopo favorevole (fondo piatto e substrato sabbioso/fangoso) ed è un posto che conta già moltissime specie alloctone e pocchissimi endemismi (il bacino nasce come semiartificiale). Danni eventuali cicrcoscritti e limitati. Anche perché la popolazioni, almeno per ora, è relativamente piccola.
A preoccupare di più è forse un piccolo paragrafo nell'introduzione dell'articolo che rende conto di questa popolazione alloctona di razze d'acqua dolce (come sempre trovate gli estremi alla fine del post).
Sono 60.000 l'anno gli esemplari di Potamotrygon spp. esportati legalmente e illegalmente, dal Brasile e dal Perù per il mercato dei pesci ornamentali.
Da una parte periscono dall'altra fioriscono.
A guardar bene, è ancora un affare di cunei?
A guardar bene, è ancora un affare di cunei?