© Wainwright Lab.
Altri video li trovate sul canale YouTube del laboratorio e sono tutti interessanti e abbastanza ipnotici. La cosa interessante è però il meccanismo che permette ad un pesce di aspirare, letteralmente, una preda. Alla base di tutto c'è quella che viene chiamata "cinesi cranica".
In poche parole le ossa del cranio dei pesci (praticamente tutti, ma come al solito i teleostei hanno portato la cosa allo stato dell'arte), non sono fuse come le nostre ma hanno la possibilità di articolarsi per mezzo di muscoli e legamenti. In questo particolare tipo di alimentazione, chiamata "suzione", è possibile identificare tre passi che si producono in sequenza rapida e che consentono al predatore di turno di sviluppare un pressione negativa all'interno della bocca (e che quindi permette di incamerare molto velocemente un grande quantità d'acqua):
1. Elevazione del condrocranio (ossa "alte" della bocca)
2. Protrusione delle mandibole
3. Depressione dello ioide (ossa "basse" della bocca)
Detta cosi sembra facile ma se si considerano tutte le componenti in gioco (ossa, muscoli, legamenti), la cosa ha il suo fascino. Molto più, credo, di quel certo stupore primitivo che coglie tutti alla visione di questo tipo di immagini.