02 ottobre 2008

Il pesce che è in noi



Immagine di Il pesce che è in noi. La scoperta del fossile che ha cambiato la storia dell'evoluzione

Il sottotitolo recita una frase piuttosto ambigua figlia, credo, del battage pubblicitario. Nessun fossile può cambiare la storia dell'evoluzione. Le nuove scoperte possono darne una visione più accurata questo si, ma come lo stesso Shubin ammette " [il fossile] è stato trovato esattamente in corrispondenza del periodo temporale e del tipo di ambiente in cui ci si poteva aspettare di trovarlo". Anche definirlo anello di congiunzione presta il fianco a qualche perplessità. "Il nostro fossile è un meraviglioso intermediario tra i pesci e i loro discendenti sulla terraferma, ma le probabilità che sia un nostro antenato sono davvero remote. E' piuttosto un cugino dei nostri antenati". Con buona pace dei fanatici della catena dell'essere.

Mi aspettavo un libro incentrato sulla paleoittiologia e dell'affascinante, e ridondante, transizione acqua/terra. Il tema trattato è in verità molto più ampio. Quello del Tiktaalik roseae è più un pretesto per applicare, e ampliare, i nuovi dettami delle biologia evolutiva dello sviluppo all'uomo, piuttosto che il tema centrale dell'opera.
Shubin ricorre per tutto il libro agli strumenti dell'anatomia comparata classica, dell'embriologia e della biologia dello sviluppo in chiave evolutiva (evo.devo). L'esposizone è sempre chiara, semplice ed efficace. Un testo divulgativo al 110%; niente speculazioni teoriche, pochi tecnicismi e tanta sostanza.

In definitiva un libro fatto bene e che consiglio a tutti. Chiudo con la quarta di copertina, tratta da un recensione del Financial Times che è spassosissima:

Se volete capire l'evoluzione dell'uomo e degli altri animali leggete questo ottimo saggio. E se siete creazionisti, leggetelo comunque e poi pentitevi.



3 commenti:

  1. Molto bello, non avevo visto che era uscito in versione italiana!
    Non male anche il titolo del post!!!
    ;-)))))

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  2. Azz...rileggendo il post ho visto che è pieno di refusi. Correggo subito!

    Sul fatto che lo abbiano tradotto in italiano la cosa ha stupito anche me. Mi ero quasi rassegnato a prenderlo in inglese.

    Ti rispondo subito alla mail.

    Fabio

    RispondiElimina
  3. Grande Fabio!
    E' un po di tempo che non passo a negosssio..ho scoperto il tuo BLOG!

    ciao.
    davide

    RispondiElimina

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